Fonte: http://www.20minutos.es/imprimir/noticia/772777/ 22.07.2010
Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, ha annunciato che rompe le relazioni con la Colombia per la “gravità di quanto accaduto” nella sessione dell’Organizzazione degli Stati americani (OSA), attualmente in corso a Washington.
“Non possiamo che, per dignità, rompere completamente le relazioni diplomatiche con la sorella Colombia, e questo mi fa sanguinare il cuore. Mi auguro che la razionalità s’imponga nella Colombia che pensa“, ha detto Chavez.
Ha anche annunciato di aver ordinato la “massima allerta” lungo la frontiera, dicendo che il presidente colombiano Alvaro Uribe, per il suo “odio del Venezuela“, potrebbe scegliere l’azione militare in quella regione.
Decisione “sbagliata”
L’Ambasciatore di Colombia all’OSA, Luis Alfonso Hoyos, ha descritto come “erronea” la decisione del governo venezuelano di rompere le relazioni con la Colombia, e rimpiangeva di non fare lo stesso con la “bande criminali” come le FARC.
Devono rompere i rapporti con le bande criminali, la decisione del Venezuela è erronea. “Con chi deve rompere i rapporti, è con le bande criminali, e non con il legittimo governo della Colombia“, ha detto Hoyos.
Il Segretario Generale dell’OSA, José Miguel Insulza, ha invitato i due governi a “calmare gli animi” e trovare “un modo” per superare la crisi e la rottura dei loro rapporti al più presto.
Denuncia all’OSA
Poche ore prima dell’annuncio di Chavez, la Colombia si è lamentata con l’Organizzazione degli Stati americani a Washington, la presenza “consolidata”, “attiva” e in “crescita”, di circa 1.500 combattenti in 87 campi in Venezuela, e ha chiesto all’organizzazione di creare una commissione internazionale per verificare la presenza di campi delle FARC in territorio venezuelano.
La richiesta è stata presentata dall’ambasciatore colombiano alla sessione speciale del Consiglio permanente dell’organismo, dove ha chiesto a Caracas perché non fare controllare in loco le affermazioni colombiane, se “sono menzogne e invenzioni di Hollywood”, come le autorità del Venezuela le hanno etichettate.
L’ambasciatore venezuelano all’OSA, Roy Chaderton, ha definito le prove presentate una “menzogna chiara” e “maligna”.
Dopo l’annuncio di Chavez, il ministro degli Esteri venezuelano, Nicolas Maduro, ha annunciato che ha “dato 72 ore” al personale dell’Ambasciata della Colombia a Caracas, di lasciare il paese e ha ordinato la chiusura dell’ambasciata venezuelana a Bogotà.
Da parte loro, gli Stati Uniti hanno ritenuto che la rottura dei rapporti “non è il modo corretto” per ridurre le tensioni tra i due paesi, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato, Philip Crowley.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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